Una cucina semplice e tradizionale, dal gusto deciso, ispirata ai profumi della montagna. Gli ingredienti principali sono quelli forniti dalla terra, alimenti genuini e poveri, come il burro, le patate o il grano saraceno, sono la base dei nostri piatti che vengono accompagnati da vini corposi e di qualità.
Il menù del perfetto valtellinese
“Noi vorremmo invitarvi a gustare i nostri sapori di una volta e per questo abbiamo scelto i piatti più caratteristici e più noti. Cominciate a stuzzicare l’appetito con un antipasto a base di bresaola, carne di manzo (ma anche di cervo) salata ed essicata da consumarsi, preferibilmente, al naturale. La potrete gustare accompagnata da un piatto di sciatt, frittelline rotonde di grano saraceno ripiene di formaggio o dai taròz, una sorta di purè a base di patate, fagiolini, formaggio e burro.
A seguire, i mitici pizzoccheri, tagliatelle di grano saraceno condite con formaggio, patate, verze e tanto burro; in alternativa meritano un assaggio anche le manfrigole, crespelle di grano saraceno ripiene di formaggio e bresaola.
A seguire, i mitici pizzoccheri, tagliatelle di grano saraceno condite con formaggio, patate, verze e tanto burro; in alternativa meritano un assaggio anche le manfrigole, crespelle di grano saraceno ripiene di formaggio e bresaola.
Come secondo piatto, la polenta taragna fatta con farina nera, burro e formaggio accompagnata da salmì di cervo e cacciagione, con funghi porcini di contorno. Prima del dolce, un pezzettino di formaggio, Casera, Scimudin, o il re delle produzioni casearie valtellinesi, il rinomato Bitto.
Come dessert, una fetta di bisciöla, rustico panettone con noci, fichi e uvette. Il tutto accompagnato dai vini valtellinesi(Sassella, Grumello, Inferno e Sfursat, per nominare i più conosciuti). E, dopo il caffè del pignattino, è tempo di un brindisi con una grappa o con un amaro locale, Braulio, Taneda o Genepì.
Buon appetito e buona degustazione, all'insegna dei sapori di una volta!”
Come dessert, una fetta di bisciöla, rustico panettone con noci, fichi e uvette. Il tutto accompagnato dai vini valtellinesi(Sassella, Grumello, Inferno e Sfursat, per nominare i più conosciuti). E, dopo il caffè del pignattino, è tempo di un brindisi con una grappa o con un amaro locale, Braulio, Taneda o Genepì.
Buon appetito e buona degustazione, all'insegna dei sapori di una volta!”